Da Mantova alla Val Passiria alla scoperta di Andreas Hofer (luglio 2017)

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Nato a San Leonardo in Passiria il 22 novembre del 1767, Andreas Hofer fu il comandante delle milizie tirolesi insorte contro la Baviera nel 1809 dopo la loro occupazione e fin dal XIX secolo è considerato come il più eminente patriota del Tirolo.

Hofer raccolse attorno a sé migliaia di volontari e dopo i primi successi attese invano l'appoggio dell'Imperatore d'Austria che invece nel frattempo era passato, per paura, dalla parte di Napoleone e nonostante il coraggio dei valorosi contadini tirolesi, Hofer scelse di rinunciare dal proseguire l’insurrezione popolare per risparmiare tante vite. 

Tradito dal contadino Franz Raffl (soprannominato poi il “Giuda del Tirolo”), il 28 gennaio 1810 fu preso prigioniero dall’esercito napoleonico e fu condotto a Mantova dinanzi a un tribunale militare francese. 

La popolazione di Mantova sensibile alle imprese di Hofer fece una colletta di 5.000 scudi (somma ingente per l’epoca) per liberare il condannato, ma fu rifiutata dai suoi aguzzini. Quel denaro servì così per pagare un famoso avvocato difensore che nulla poté di fronte ad un verdetto già scritto. 

Secondo una testimonianza, in una notte di prigionia una stufa esalò gas tossici e mentre il carceriere dormiva, Andreas Hofer si rese conto del pericolo e lo salvò, nonostante l'occasione propizia per tentare la fuga. 

Il 20 febbraio 1810 fu condotto davanti al plotone di esecuzione nel parco adiacente a Porta Giulia a Mantova che oggi è intitolato a suo nome.

Ogni anno il 20 febbraio, centinaia di Sud Tirolesi con i loro tipici abiti e divise storiche, arrivano a Mantova per commemorare il loro eroe sfilando per la città tra gli applausi di quei mantovani che ancora ne apprezzano il ricordo di colui che ha combattuto ed è morto per la libertà del suo popolo che ancora oggi è orgoglioso della propria identità e tradizione.  

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